Il caldo record, gli incendi, l’emergenza siccità con tanto di incubo razionamenti e i voli per Ciampino dirottati a Fiumicino.

Roma in ginocchio: una vera giornata di fuoco per la capitale, una serie di incendi ha assediato la città, in parte invasa dalla fuliggine con l’odore acre del fumo che è arrivato anche nel centro storico.

Superlavoro per oltre 200 vigili del fuoco, alcune squadre sono arrivate anche da altre regioni.

Fiamme altissime sull’Aurelia, dove sono anche esplose alcune bombole di gpl: è il maxi incendio che ha dato il via alla giornata di fuoco, scoppiato non molto distante da un campo nomadi, i pm attendono una prima informativa per aprire un fascicolo. Sono rimaste intossicate 35 persone, compresi quattro poliziotti.

Paura anche a Casalotti, dove il fuoco ha minacciato un residence e danneggiato seriamente un attico: gli abitanti hanno persino gettato acqua dai balconi per tenere lontane le fiamme, scene di vero e proprio panico.

Almeno nove gli incendi scoppiati, il sindaco Roberto Gualtieri parla di giornata “critica”: “Purtroppo – afferma – si sono verificati diversi incendi le cui cause sono in via di accertamento”.

SICCITÀ

Sul fronte siccità potrebbe invece arrivare a breve lo stato di emergenza, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha anche paventato il razionamento diurno dell’acqua.

Ma è un problema che non riguarda la sola capitale, anche le città del Nord con tratti del Po ridotti a distese di sabbia e il comune di Milano che ha deciso di chiudere le fontane.

E il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli chiede di evitare le "guerre dell'acqua", proponendo l'istituzione di un tavolo di coordinamento centrale. "Dobbiamo metterci nella prospettiva che questa - chiosa il ministro - non è un'emergenza di quest'anno e dobbiamo adoperarci per risolvere strutturalmente" la crisi idrica.

CIAMPINO, VOLI DIROTTATI

Dal tardo pomeriggio, a causa di un incendio scoppiato a circa 4 chilometri dall’aeroporto di Ciampino, alcuni voli in arrivo nello scalo romano sono stati dirottati e fatti atterrare a Fiumicino. Un disagio durato qualche ora, poi sono tornati operativi anche gli atterraggi. Lo sono sempre stati invece invece i decolli.

(Unioneonline/L)

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