Bimbi allontanati dalla famiglia nel bosco. Salvini: «Un sequestro». L’Anm: «Decisione su elementi oggettivi»
Il sindaco Masciulli: «Per i piccoli visite mediche, verifica delle vaccinazioni e colloquio psicologico»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Proseguono gli accertamenti sui tre bambini della coppia anglo-australiana Nathan e Catherine, che vive in una zona boschiva di Palmoli, in Abruzzo. I minori sono stati allontanati giovedì scorso dal Tribunale dei Minori dell’Aquila e trasferiti in una casa protetta, dove la madre li assiste nel rispetto delle prescrizioni della magistratura. «I bambini ora svolgeranno una serie di attività e visite mediche con il pediatra, la verifica delle vaccinazioni e un colloquio psicologico che finora non è stato possibile effettuare», spiega il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli. Già ieri mattina il padre si è recato nella struttura protetta per portare frutta, vestiti e altri effetti personali, trattenendosi fino al pomeriggio. Nel piccolo borgo di Palmoli, poco più di ottocento abitanti, la comunità segue la vicenda con apprensione e manifesta vicinanza alla famiglia.
L'allontanamento dei minori ha però acceso il dibattito politico nazionale. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha invitato alla prudenza: «Strappare un bambino dalla famiglia è un atto estremamente doloroso, quindi bisognerà approfondire. In questo momento è prematuro fare qualsiasi considerazione procedurale». Nordio ha richiamato il tema della scelta di vita dei genitori: «Da decenni siamo bombardati da profeti che invitano a tornare allo stato di natura. Bisogna vedere se questo comprometta l’educazione dei bambini».
Di tono opposto la posizione del vicepremier Matteo Salvini, che parla di «un sequestro» e definisce l’intervento «indegno, preoccupante e vergognoso». Salvini ha annunciato una visita in Abruzzo la prossima settimana, aggiungendo: «Giudice e assistenti sociali non rompano le scatole. Serve una profonda riforma della giustizia».
In difesa del lavoro dei magistrati interviene l’Associazione nazionale magistrati, che richiama al rispetto del ruolo della giurisdizione in una vicenda «che coinvolge valori tra i più delicati». L’Anm sottolinea che l’atto del tribunale «si fonda su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi: sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico» e critica «le strumentalizzazioni politiche», considerate in contrasto con la tutela dei minori.
Intanto l’avvocato della famiglia, Giovanni Angelucci, aggiorna sullo stato d’animo dei tre bambini: «Sono scossi, ma affrontano la situazione in modo forte e positivo perché sono convinti di essere nel giusto. I genitori li hanno sempre messi al corrente di tutto». Il legale parla di «una pace interiore disarmante» e riferisce che anche il padre, pur turbato, è fiducioso che la vicenda «si risolverà, perché non hanno violato alcuna legge e il provvedimento è un’ingiustizia».
(Unioneonline)
