Assalto al gazebo, quattro indagati: c’è anche un’infermiera
Devono rispondere di attentato ai diritti politici dei cittadini e danneggiamento
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C’è anche un’infermiera tra i quattro no vax indagati per l'assalto a Milano di un gazebo del Movimento Cinque Stelle, avvenuto lo scorso 28 agosto.
Contro di loro le accuse di attentato ai diritti politici dei cittadini, danneggiamento e mancato preavviso al questore di riunione in luogo pubblico. Sono tutti residenti tra Milano e Lecco.
L’infermiera, 34 anni, lavora come operatore sanitario e ha precedenti di polizia per maltrattamenti in famiglia: nei suoi confronti è stato emesso un avviso orale da parte della Questura, come misura di prevenzione.
Tra gli altri un 47enne residente in provincia di Lecco, con diversi precedenti - dalla rissa al furto - che ha ricevuto un foglio di via obbligatorio dal comune di Milano per un anno. Nel provvedimento con il quale la Procura di Milano ha disposto le perquisizioni si fa riferimento a una "violenta aggressione", avvenuta nell’ambito di una "attuazione di un pieno e riconosciuto diritto politico appartenente ad ogni cittadino" che il Movimento Cinque Stelle stava esercitando ed è "culminata con la distruzione del gazebo".
Le indagini intanto si allargano alla rete anarchica e di estrema destra di Casa Pound: secondo gli inquirenti, starebbero tentando di inserirsi tra i gruppi anti-vaccino per fare proselitismo in vista delle prossime elezioni.
(Unioneonline/D)