Ferve il dibattito in vista della conversione in legge del decreto sul Green pass, prevista a settembre, che potrebbe estendere l’obbligo di certificazione a diverse altre attività.

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa propone l’obbligo anche per i dipendenti pubblici, in modo da poter riaprire tutti gli uffici.

"Sull'obbligatorietà del Green pass – afferma il politico di Noi con l’Italia - penso a tutte quelle attività dove c'è da garantire la continuità di un servizio, per esempio gli operatori del trasporto pubblico locale, i dipendenti dei market e dei servizi essenziali, ma anche i dipendenti degli uffici comunali e pubblici dovranno tornare alla normalità e in presenza: hanno la responsabilità di garantire un servizio al Paese e a contatto con il pubblico. Non è possibile che in alcuni territori siano ancora chiusi e in smartworking".

Costa ha anche parlato del mese di settembre, che sarà “decisivo” per la campagna vaccinale, dopo il “fisiologico calo” agostano.

"Oggi – afferma – non siamo ancora nelle condizioni di dire qual è la quota dei No vax e quale quella dei cittadini che si possono ancora convincere. I dati emergeranno a settembre e allora faremo riflessioni su questo”.

Nel caso la quota di No vax duri e puri dovesse essere elevata, l’ipotesi è quella di un obbligo generalizzato.

(Unioneonline/L)

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