Almasri, Meloni: «Agito per tutelare la sicurezza degli italiani. Magistratura? Vedo un disegno politico»
La premier in un’intervista al Tg5: «La riforma della giustizia procede a passi spediti, ho messo in conto eventuali conseguenze»Giorgia Meloni (Ansa)
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«Ovviamente a me non sfugge che la riforma della giustizia procede a passi spediti e ho messo in conto eventuali conseguenze».
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg5 parla dello scontro tra governo e magistratura per il caso Almasri. «Io vedo un disegno politico intorno ad alcune decisioni della magistratura particolarmente quelle che riguardano i temi dell'immigrazione come se in qualche maniera ci volesse frenare la nostra opera di contrasto all'immigrazione illegale. Ciononostante i flussi di immigrati illegali in Italia sono diminuiti del sessanta per cento e lavoriamo per fare ancora meglio», ha continuato Meloni: «Considero surreale la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio, Piantedosi e del sottosegretario Mantovano che hanno agito nel rispetto della legge per tutelare la sicurezza degli italiani».
Meloni ha ribadito di trovare «ancora più surreale il fatto che invece per me si chieda l'archiviazione perché i miei ministri non governano a mia insaputa, perché io non sono Alice nel Paese delle Meraviglie, sono il capo del governo e non sono neanche, diciamocelo, un Conte qualsiasi che faceva finta di non sapere che cosa facesse il suo ministro degli Interni».
Di fronte ai documenti che accusano il governo, l'Esecutivo dunque rivendica di aver agito nell'interesse dello Stato. Questa la tesi difensiva giunta dopo la visione, da parte dell'avvocato Giulia Bongiorno, degli atti dell'inchiesta sul generale libico rimpatriato, per i quali è stata chiesta l'autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano.
L'iter procede: entro la fine di settembre la Giunta per le autorizzazioni avrà pronta la relazione per l'Aula e alla Camera si voterà definitivamente entro ottobre, con un esito che appare scontato in favore della maggioranza di governo.
(Unioneonline)