West Nile, in Sardegna tre casi ma l’allerta resta alta: «Picco dei contagi ad agosto»
Diffusione in aumento nell’ultimo bollettino dell’Iss mentre i comuni sardi puntano sulla prevenzionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Gli ultimi episodi di West Nile segnalati sono a Novara, a Vicenza e Piacenza. Nell'Isola tre casi, grave un paziente ricoverato in Rianimazione al Santissima Trinità.
La diffusione si sta però espandendo, come spiega l'Istituto superiore di Sanità nel bollettino più recente. «Normalmente il picco si raggiunge ad agosto, come evidenziato dai dati degli anni precedenti, anche se è difficile prevedere esattamente l'andamento del numero dei contagi, che può dipendere da numerosi fattori anche di tipo ambientale e climatico».
Se ne parla tanto di questa febbre, una malattia degli uccelli trasmessa agli esseri umani principalmente dalle punture di zanzare infette, e l'allarme corre. «L'emergenza vera è in provincia di Latina, in Sardegna finora ufficialmente ci sono stati soltanto tre casi, nell'Oristanese e zone limitrofe», avverte Sergio Pili, specialista in Igiene e Sanità pubblica, direttore dell'ospedale di San Gavino. «Insomma, non c'è da preoccuparsi per il momento. E se ci punge un zanzara, non pensiamo subito al peggio. Ad esempio, una situazione che si è verificata da noi riguarda un quarantenne donatore di sangue. Casualmente si è scoperto che era positivo al virus, ma lui sta benissimo, neppure lo sapeva».
Per quanto riguarda la prevenzione, in Sardegna – spiega ancora il dottor Pili – «molti sindaci stanno firmando ordinanze con le norme di prevenzione e chiedendo irrorazioni straordinarie di antiparassitari dove ci sono focolai tra gli animali». I Comuni già in allerta sono Gesturi, Sanluri, Villamar, Barumini, Busachi, Tutti, Setzu, Zeddiani, Bosa, Arzachena, e ogni giorno se ne aggiungono di nuovi.
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