Non si fermano gli sbarchi nelle coste del sud Sardegna. Dopo il naufragio del gruppo che venerdì cercava di raggiungere la costa di Sant’Antioco e altri due gruppi arrivati ieri in tarda serata a Sant’Antioco e Teulada, altri 41 sono arrivati nelle prime ore del mattino tra Calasetta e Porto Pino.

In 13 sono arrivati a Calasetta, tra loro anche un minore. Altri 28 invece sono stati rintracciati in due gruppi a Porto Pino. Il primo, composto da 14 uomini tra cui un minore, è stato fermato dai carabinieri nei pressi di Is Pillonis. Per due di loro è stato necessario il trasporto all’ospedale Sirai da parte dei volontari del 118 di Sant’Anna Arresi.

L’altro gruppo è stato intercettato nel primo parcheggio per la spiaggia di Porto Pino dagli agenti della squadra volante del commissariato di Carbonia. Tra loro alcuni minori, tre donne e un bambino di circa 3 anni. Verso le 10:30 sono saliti sul mezzo convenzionato e scortati dalla volante della polizia fino al centro di Monastir.

Continuano intanto le ricerche del gruppo di migranti mai arrivato a destinazione venerdì. Erano in nove, uno è stato trovato vivo subito, ieri è stato recuperato un cadavere. Ne mancano sette all’appello, e alla redazione dell’Unione Sarda continuano ad arrivare richieste di familiari e amici dei dispersi in cerca di notizie dei loro cari, partiti mercoledì dall’Algeria, precisamente dalla città di Skikda, e mai giunti a destinazione.

Le motovedette e l'elicottero del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza, con le motovedette della Guardia costiera, stanno perlustrando le coste nell'area di Sant'Antioco alla ricerca di tracce dei dispersi. Sabato notte l'aereo delle Fiamme gialle ha avvistato il cadavere di un migrante, poi recuperato dalla Capitaneria di porto, mentre il giorno prima sempre la Gdf aveva soccorso uno dei migranti. Proprio lui aveva dichiarato di essere naufragato mentre, insieme ad altre otto persone, cercava di raggiungere le coste della Sardegna.

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