«Incendio colposo»: sarebbe questa l'ipotesi più accreditata dalla squadra investigativa dell'Ispettorato del Corpo Forestale di Iglesias sull'origine delle fiamme che fra il 14 e il 15 luglio hanno distrutto 160 ettari di bosco e macchia mediterranea nel monte di San Pietro e la zona di Bellicai, alle spalle della frazione di Nebida.

«Sono state provocate dalle scintille di una smerigliatrice»: ne erano convinti i nebidesi che quel giorno (in preda al terrore per un incendio che minacciava di avvicinarsi alle loro abitazioni) avevano puntato il dito contro i lavori in corso per l'abbattimento del vecchio serbatoio pensile di cemento, dove gli agenti del Corpo Forestale avevano eseguito poi un approfondito sopralluogo che potrebbe essere stato utile alle indagini.
© Riproduzione riservata