Incendi appiccati per ritorsione a San Giovanni Suergiu: uno degli arrestati già preso per cinque roghi, era libero
Emergono ulteriori dettagli sull’inchiesta della Forestale che nei giorni scorsi ha portato al fermo di Maurizio Porceddu e Pierangelo SerraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Hanno agito per ritorsione «ai danni delle proprietà fondiarie della zona». Questa la convinzione dei ranger del Corpo Forestale del Nucleo Investigativo di Iglesias e delle Stazioni di Sant’Antioco, Carbonia e Iglesias che nei giorni scorsi hanno arrestato Maurizio Porceddu e Pierangelo Serra, due disoccupati di San Giovanni Suergiu, di 57 e 48 anni: i due erano stati presi mentre cercavano di appiccare un incendio lungo la Strada Provinciale 77, in una vasta area a vocazione agricola con presenza di numerose aziende ed abitazioni.
Porceddu e Serra, che venivano seguiti da tempo, erano stati fermati a bordo di un’auto e perquisiti: avevano degli inneschi.
Determinante, per l’individuazione dei responsabili del grave gesto, è stato il monitoraggio del territorio svolto dal Corpo Forestale che, attraverso il pattugliamento effettuato dal personale dei reparti territoriali e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf), con il coordinamento della Sala Operativa di Iglesias, è intervenuto nel punto di fuoco che è stato così subito domato.
Dopo la convalida, i due sono stati messi ai domiciliari. Porceddu, stando alle ricostruzioni investigative, è un piromane recidivo: nel 2023 era stato arrestato perché considerato autore di almeno cinque roghi innescati ai danni di un’azienda. La ragione: dissidi con i titolari. Nonostante l’individuazione e le accuse puntuali, aveva violato la misura cautelare ed era stato portato in cella a Uta. Di recente era libero. E ha provato a colpire ancora.