Eurallumina, operai su un silo a 40 metri: «Il Governo intervenga»
Azione di protesta dei lavoratori: «Il Mimit ci convochi, c’è il rischio di conseguenze drastiche come liquidazione e fallimento»Quattro operai dell'Eurallumina di Portovesme sono saliti nel silo 3, all'interno della fabbrica, a circa 40 metri di altezza. I lavoratori chiedono l'intervento immediato di Mimit, comitato di Sicurezza finanziaria, Mef e presidenza del Consiglio dei ministri, «per stanziare i fondi necessari alla continuità operativa di Eurallumina», si legge in una nota sindacale, «come previsto dalla legge, in modo da garantire il pagamento delle utenze, dei salari e della fatture delle imprese terze ad assicurare la prosecuzione delle bonifiche ambientali».
Da due anni l'Eurallumina, di proprietà della russa Rusal, è sottoposta alle sanzioni decise dal Csf in seguito alla guerra in Ucraina: «La gestione finanziaria dello stabilimento, pari a oltre 20 milioni annui, è stata sostenuta fino a settembre dalla Rusal, mentre la normativa», sostengono i sindacati, «prevederebbe la gestione, anche finanziaria, da parte del Csf attraverso l'Agenzia del Demanio».
Ora che la Rusal ha sospeso i trasferimenti dei fondi all'Eurallumina, si attendono i fondi dal Mef per far fronte alle gestione. «C'è il rischio», dicono i sindacati, «di misure drastiche come liquidazione o fallimento». Da stamattina quattro operai stanno protestando a 40 metri di altezza, chiedendo l'intervento del Governo.
