Carbonia, lotta al degrado urbano nel segno dell’integrazione
Nuova operazione di bonifica grazie all’impegno di molti volontari, anche stranieriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si sono rimboccati le maniche tutti insieme, uomini e ragazzi marocchini assieme a volontari sardi, uniti da una duplice missione: dimostrare che l'integrazione a Carbonia è sempre possibile, e che la cura dell'ambiente e del territorio non conosce distinzioni di nazionalità.
Artefici dell'iniziativa sono state una trentina di persone protagoniste di un maxi intervento di pulizia e bonifica di una delle zone più degradate della città, i giardini interni del palazzi popolari fra via Dalmazia e via Ospedale. Un terreno che appartiene ad Area ma che, da quando il complesso residenziale è sorto, è stato ripulito al massimo 3-4 volte in quarantanni.
Ci ha pensato ora una sorta di simbiosi Italia - Marocco, grazie cioè alla sinergia fra i simpatizzanti del gruppo (che esprime anche consiglieri municipali) Carbonia Avanti e due importanti associazioni marocchine riconosciute dal consolato e dall'ambasciata del Marocco, ovvero la "Mohamed VI" e il sodalizio "Amicizia Sardegna-Marocco".
Grazie anche al supporto dei residenti, le aree degradate sono state rigenerate con fatica e sudore: "Stanchi ma contenti - rimarca Paolo Manca, Carbonia Avanti - abbiamo reso un servizio tanto atteso dai residenti del rione: non ci fermeremo". Sottolineano "l'importanza dell'integrazione del senso civico congiunto" i presidenti delle due associazioni marocchine, cioè Hassan El Sabir e Mohamed Mouarrir, entrambi residenti a Carbonia dove si contano circa 70 cittadini marocchini, in tantissimi casi bambini e adolescenti a dimostrazione di un’integrazione che in città è un dato di fatto da circa 30 anni.