Carbonia, accordo Comune-Sotacarbo per il distretto energetico nella Grande Miniera
Un'unica rete energetica che permetterà a tutti gli edifici di sostenersi tra loro
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Il simbolo dell'estrazione del carbone, già interessato da un'importante opera di riqualificazione, diventa un simbolo di innovazione tecnologica e transizione energetica. Questa mattina, nella Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, il Comune e la Sotacarbo hanno presentato l'accordo sul distretto energetico che sorgerà nella vecchia miniera: un'unica rete energetica che permetterà a tutti gli edifici di sostenersi tra loro, vendendo a chi ne farà richiesta l'eventuale produzione eccedente di energia. Una comunità energetica a tutti gli effetti.
“Si tratta di un progetto che racchiude la transizione che il mondo intero pretende - dice Mario Porcu, presidente della Sotacarbo - l'abbandono delle fonti fossili, l'utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili, l'efficientamento energetico degli edifici e la realizzazione di una rete intelligente in grado di soddisfare il consumo della comunità locale con risorse energetiche del posto”. L'intera area della Grande Minierà sarà dotata di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, tenendo conto del fabbisogno energetico.
La realizzazione dei distretti energetici a livello locale è fortemente raccomandata dall'Ue come strada per promuovere la decarbonizzazione, l'amministrazione comunale di Carbonia vuole intraprendere questo percorso.
“Un primo esempio di ciò che ci proponiamo è il progetto Recover - ha detto Pietro Morittu, sindaco di Carbonia - una proposta che ci vede impegnati con Sotacarbo e Università isolane e altri enti di ricerca. Si tratta di un progetto di circa 12 milioni di euro che mira a fare dell'edificio che prima ospitava l'ufficio tecnico della miniera in laboratorio tecnologico d'avanguardia sulle tecnologie a emissioni zero”.