Piccole impronte, tracce anche minime sfuggite durante una fuga anticipata non prevista. Gli inquirenti, che da sabato mattina battono ogni angolo delle campagne e dei pascoli dell'Iglesiente alla ricerca dei banditi che hanno fallito l'assalto al furgone blindato sulla 130, potrebbero presto avere nuovi indizi su cui lavorare. Sono attesi dopo i rilievi della Scientifica effettuati sia sul luogo dell'agguato, a poche centinaia di metri dal bivio di Musei, sia a Vallermosa dove i banditi hanno abbandonato in tutta fretta le auto usate per la fuga.

Le automobili utilizzate durante il colpo fallito grazie all'arrivo, casuale ma decisivo, di una pattuglia della Polizia stradale di Carbonia, si starebbero rivelando una preziosa fonte di "notizie". Due erano state rubate nei primi mesi dell'anno nella provincia di Cagliari, una nel Nord Sardegna. I rapinatori le hanno abbandonate a Vallermosa dove, con ogni probabilità, un complice li attendeva per portarli in un nascondiglio sicuro. L'idea iniziale era certamente quella di darle alle fiamme a rapina eseguita e, infatti, all'interno della Fiat "Punto" bianca e nella Chevrolet station wagon grigia, sono stati trovati alcol e diavolina.
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