Non ci saranno stravolgimenti di alcun tipo nel porto commerciale di Porto Torres dopo la richiesta del sindaco Sean Wheeler di riorganizzare gli approdi.

Le emissioni di fumo che deriverebbero dalle navi delle compagnie della Corsica Sardinia Ferries e Grandi Navi Veloci avevano fatto scatenare la protesta di alcuni residenti nel Lungomare, ma di contro si erano fatti sentire anche i commercianti che avevano chiesto di non allontanare i traghetti dalla banchina centrale Dogana-Segni in prossimità del centro urbano: un'opportunità per garantire qualche affare agli esercenti in un periodo di forte crisi. Nella Commissione approdi tenutasi oggi presso la sede della Capitaneria di porto con l'Autorità di sistema portuale, i rappresentanti delle agenzie marittime delle compagnie di navigazione, Gnv e Sardinia Corsica Ferries, e il sindaco che per primo aveva sollecitato il confronto per trovare una soluzione, le parti hanno raggiunto un compromesso.

"Entrambe le unità navali potranno ormeggiare nella banchina Segni quando l'approdo non è contemporaneo - spiega Gianluca Oliveti, comandante della Capitaneria - negli altri pochi casi, ossia quando si verifica la presenze delle due navi in concomitanza, entrambe le compagnie hanno concordato che a rotazione si alterneranno nell'accosto presso il molo Segni, mentre una di loro approderà nella banchina di Ponente". Nei giorni scorsi la seconda ondata di polemiche sollevate dalla politica e dai commercianti avevano posto l'attenzione sulla scelta dell'amministrazione comunale di spostare le navi altrove, una manovra temuta dagli operatori economici.

"Quanto detto in questi due giorni non corrisponde al vero - commenta il sindaco Wheeler - il Comune è favorevole all'arrivo delle navi nella banchine più prossime alla città. È stato invece semplicemente chiesta, con una nota ufficiale, la temporanea riorganizzazione degli approdi come avvenuto in passato, in modo da andare incontro anche alle problematiche ambientali e tutelare la salute dei cittadini, viste anche le continue lamentele e segnalazioni".
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