Sei mesi di reclusione, ieri in tribunale a Sassari, per un quarantanovenne di Sennori protagonista di un’azione fuori dall’ordinario. Nel 2023 l’uomo, che aveva una misura domiciliare da rispettare in certi orari, si reca in bicicletta a Sennori da Sorso, dove viveva, per trovare qualche amico.

Fermatosi al bar, e complice l’assunzione di qualche alcolico, perde la cognizione del tempo e si rende conto che sta per violare la misura. Allora pensa bene, forse perché con la bicicletta non potrebbe mai essere abbastanza veloce, di rubare un’autovettura per fare prima. Non si tratta però di un mezzo qualsiasi ma di uno appartenente al parco macchine del Comune che il sennorese riesce ad accendere in qualche modo per allontanarsi in direzione di Sorso. Ma quando sta per arrivare si rende conto di essersi dimenticato della bicicletta e così torna indietro per recuperarla.

Arriva finalmente a casa dove il suo sonno dura poco, perché in breve tempo si presentano le forze dell’ordine – che non avevano faticato a individuare l’autore del furto – reclamando la macchina scomparsa. Il quarantanovenne l’aveva messa sotto un telo perché, così argomenta, si trattava di un bene pubblico e andava preservato. In aula, difeso dall’avvocato Simone Pisano, chiederà poi scusa per il gesto che giustifica con il fatto che quella sera pioveva e lui era in bicicletta. La giudice Antonietta Pintore ha infine disposto la condanna citata.

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