Due donne insultate e vessate dal fratello e nipote venticinquenne precipitato nel vortice della tossicodipendenza. È successo in un paese vicino a Sassari dal 2019 allo scorso anno, fino alla denuncia della sorella ventiquattrenne e della zia di 79 anni, oggetto di ingiurie e umiliazioni da parte del giovane scaricate con ferocia sulle due con lo scopo di ottenere soldi per la droga.

Un inferno domestico appesantito dall’aggressività fisica del venticinquenne che, in crisi d’astinenza, lanciava anche le suppellettili della casa terrorizzando le parenti. In una occasione poi, ubriaco, durante un litigio affondava le unghie nel braccio della signora anziana procurandole delle lesioni.

E con il reato di maltrattamenti familiari e proprio di lesioni l’uomo è andato a giudizio in tribunale a Sassari, in sede di abbreviato, ricevendo una condanna a fine 2024 a un anno e 4 mesi dal gup Giuseppe Grotteria, pena patteggiata e sospesa ma subordinata a un percorso risocializzante. Di 10 giorni invece quella di mercoledì scorso inflitta dal giudice Sergio De Luca, nel corso dell’udienza tenutasi davanti all’avvocato di parte civile Luca Sciaccaluga e a quello della difesa Natalino Zarelli.

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