Con un autospurgo abusivo, il proprietario eseguiva irregolarmente prelievi a domicilio dalle vasche di raccolta per poi riversarne il contenuto nella ordinaria rete fognaria, il tutto senza le necessarie autorizzazioni.

La Capitaneria di Porto Torres dopo un'attenta attività investigativa, portata avanti per diverse settimane in coordinamento con la Procura della Repubblica di Sassari, e dalle verifiche effettuate ha constatato che il mezzo non risultava iscritto nell'albo dei gestori ambientali, elementi che riportavano ad un possibile utilizzo illecito dell'autospurgo.

L'operazione di carattere ambientale ha portato al sequestro preventivo del mezzo, mentre il proprietario dell'autospurgo sarà segnalato nei prossimi giorni alla procura della Repubblica. Il comandante della Capitaneria di porto turritana, Gianluca Oliveti, ha espresso la propria soddisfazione per l'esito dell'attività condotta, in quanto pienamente in linea con l'impulso dato all'attività di tutela ambientale, elemento centrale nell'attività dell'autorità marittima.
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