Una discussione accesa tra zio e nipote entrambi di etnia rom causata probabilmente dal continuo scaricare rifiuti di ogni genere da alcune famiglie nomadi che, pur trasferitesi nel comune di Sassari, puntualmente si recano nel campo sosta di Ponti Pizzinnu per liberarsi di materiale e immondizia.

Sarebbe questa la causa che ha fatto scoppiare l'ennesima lite nel campo rom di Porto Torres, invaso dalla spazzatura, rifiuti e materiale pericoloso, un'immensa discarica teatro dell'ennesima discussione che poteva finire in tragedia. Un aspro litigio tra zio e nipote esploso intorno alle due della notte davanti ai pochi residenti rimasti ancora nell'area di sosta oggetto di sgombero, ma tenuta in piedi come un "ghetto" tra baracche fatiscenti, vecchie automobili, materassi abbandonati qua a là e materiale pericoloso.

Familiari e amici hanno dato l'allarme quando lo zio 38enne è caduto a terra, dopo essere stato colpito alla testa da una bottiglia di vetro scagliata dal nipote 26enne, denunciato dai carabinieri di Porto Torres alla Procura per lesioni aggravate. L'uomo ferito è finito in ospedale al Santissima Annunziata a Sassari dove si trova ricoverato per un trauma cranico e fratture: i sanitari gli hanno assegnato una prognosi di 30 giorni di cure.

Quando sono intervenuti i militari, il 26enne era scappato dal campo rom facendo perdere le sue tracce: è stato rintracciato a Sassari dove risiede, intorno alle 5 del mattino nei pressi dell'abitazione di un parente mentre cercava riparo. La sua versione dei fatti non corrisponde a quella fornita ai carabinieri dai testimoni, una ventina di residenti del campo di Ponti Pizzinnu, membri di due soli nuclei familiari che attendono dall'amministrazione comunale una sistemazione abitativa adeguata.

"Qui in quest'area i residenti rom che hanno trovato una soluzione abitativa altrove o in altri comuni continuano ad usare questo campo come una discarica a cielo aperto - raccontano i residenti rom - e la lite è degenerata a seguito di una discussione poi degenerata tra lo zio, stanco di vedere persone che arrivano da fuori per scaricare rifiuti in questo posto dove ci vivono anche bambini, nonostante sia diventata un enorme pattumiera".
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