Il Progetto Nuraghe si avvia a conclusione attraverso una piattaforma polifunzionale realizzata per il trattamento dei terreni scavati, finalizzato al risanamento ambientale dell’area Sin, la zona industriale di Porto Torres fortemente contaminata. Un impianto che terminato il suo ciclo potrebbe essere utilizzato per il trattamento rifiuti.

«Il 2024 è dietro l’angolo, data prevista per la conclusione delle bonifiche, e per quanto riguarda la piattaforma ambientale non possiamo che confermare la disponibilità che abbiamo dato ad Eni rispetto ad una gestione condivisa come impianto rifiuti che, altrimenti, una volta terminata la sua funzione andrebbe smantellato». Il sindaco Massimo Mulas sottolinea la necessità di avviare un tavolo interlocutorio con il ministero per la Transizione ecologica al fine di poter gestire in comune l’utilizzo della infrastruttura.  

«Per questo abbiamo chiesto ad Eni di farsi promotore di un incontro a Roma, che coinvolga il Comune e il Consorzio industriale provinciale di Sassari», sottolinea il primo cittadino. Una risposta ad una segnalazione presentata dal capogruppo sardista, Bastianino Spanu, in occasione dell’ultimo consiglio comunale. L’esponente Psd’Az solleva la questione del trattamento dei rifiuti, in vista della conclusione del risanamento programmato entro il 2024. L’impianto, sul quale sono stati investiti circa 12 milioni di euro.  

«Credo sia arrivato il momento di avviare un confronto con Eni Rewind, la società partecipata di Eni, sul futuro della piattaforma che potrebbe rappresentare una vera opportunità occupazionale ed economica, in grado di far diventare la città di Porto Torres tra i migliori player nazionali della economia circolare», ha sottolineato Spanu. 

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