La centrale termoelettrica Ep Fiume Santo, nel Nord Ovest della Sardegna, si riconverte a gas. La notizia è emersa durante l'incontro a Cagliari tra l'assessore dell’Industria, Emanuele Cani, e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, in occasione della quale ha comunicato la scelta della Regione di inviare al governo e al ministro dell’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, la proposta in cui si prevede che le Fsru di medie dimensioni, ovvero l’unità di stoccaggio e rigassificazione di Gnl all’interno del porto industriale di Porto Torres, alimenteranno la centrale di Fiume Santo oltre alle utenze industriali e a quelle civili della Città Metropolitana di Sassari.

«Il Governo ha inviato circa dieci giorni fa alla Regione la bozza del testo del Dpcm che, una volta aggiornato con le proposte di modifica della stessa Regione, potrebbe essere approvato la prossima settimana», spiega Pierluigi Loi, segretario generale Uiltec Sardegna.

La riconversione che dovrà essere confermata dalla società Ep Produzione,  attraverso l’investimento programmato di un miliardo di euro con il progetto Fiume Santo Energy Park, punta a trasformare la centrale in un hub delle energie green, un mix tra gas, idrogeno, pannelli fotovoltaici e batterie.

Il calendario della chiusura degli impianti a carbone ancora in esercizio come quello di Fiume Santo, inizialmente previsto entro il 2025, dovrebbe slittare al 2030-2032. 

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