Incendio Inversol a Porto Torres, approvato il debito da 900mila euro
Quindici i voti favorevoli della maggioranza in consiglio, la minoranza si astienePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"L'amministrazione si sta facendo carico di un problema che ha ereditato, portandolo a compimento con il parere favorevole dei Revisori dei conti. Ma questa situazione deriva da una incapacità di gestione e da una responsabilità con dei precisi nomi e cognomi che andremo a ricercare e sarà la Magistratura e la Corte dei conti ad aprire un fascicolo sul caso".
Il neosindaco Massimo Mulas non usa mezze parole per spiegare l'approvazione del riconoscimento del debito fuori bilancio, pari a circa 881mila euro, per i servizi resi a tutela della salute pubblica e per la prevenzione del danno ambientale, nella gestione dell'emergenza causata dal terribile incendio Inversol del 27 luglio 2019, nella zona industriale di Porto Torres.
Un punto approvato con 15 voti della maggioranza in consiglio, "un atto dovuto per un problema di cui è responsabile qualcun altro", ha detto il consigliere Gianpiero Madeddu, un'azione contestata dalla minoranza, astenutasi dal voto.
"Per la procedura di emergenza adottata allora, scorretta nei tempi e nei modi - sostiene l'opposizione - perché andava attivato il piano di messa in sicurezza di somma urgenza passando la palla direttamente al Ministero dell'Ambiente".
Il debito servirà a ristorare le sei ditte che hanno provveduto alla raccolta dei rifiuti liquidi pericolosi e non, per depositarli all'interno di 20 autobotti. "Mezzi che hanno sostato nella via pubblica per circa 207 giorni per 3mila euro al giorno - ha aggiunto Madeddu - circa 150 euro al giorno per ogni autocisterna con costi che sommati alla vigilanza potevano essere risparmiati".