«La sanguinosa rapina al portavalori consumata oggi nel Sassarese, nella quale per mera fortuna le guardie giurate di scorta sono rimaste “solo” ferite, dimostra i due limiti della sicurezza in Sardegna».

L’accusa, riportata  in una nota, è del segretario nazionale del Savip (Sindacato Autonomo Vigilanza Privata), Vincenzo del Vicario.

«Mancando un reale controllo del territorio», osserva, «le agguerrite bande criminali sarde sono in grado di colpire come e quando vogliono. È insussistente qualsiasi reale integrazione tra sicurezze private e sistema della sicurezza pubblica, e questo costringe le Forze di polizia a operare sempre di rimessa, a fatti avvenuti, quando i criminali hanno già compiuto le loro azioni. E questo espone i lavoratori e cittadini a gravissimi rischi».

Per del Vicario «è ora che il ministro Piantedosi impartisca le necessarie direttive per superare queste gravi carenze organizzative e di raccordo tra i due sistemi». 

(Unioneonline/E.Fr.)

© Riproduzione riservata