Simbolo della storia della Repubblica italiana, i giudici Giovanni Falcone con Francesca Morvillo e Paolo Borsellino sono stati ricordati all’Asinara, il luogo  che 40 anni fa ospitò i due magistrati, trasferiti all’improvviso insieme alle loro famiglie sull’isola, per motivi di sicurezza. Era l’estate del 1985 e i magistrati, uccisi nelle stragi del 1992, stavano preparando il maxi-processo che avrebbe inferto un duro colpo a Cosa nostra.

Una due giorni dal titolo “Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo: giustizia è democrazia”, organizzata dalla Giunta esecutiva sezionale della Sardegna, in collaborazione con la Commissione Legalità del Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati, il Parco Nazionale dell'Asinara - Area Marina Protetta, la Regione Sardegna e il Comune di Porto Torres. L’evento si è aperto con un messaggio scritto inviato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parole importanti lette dal presidente dell’Anm Sardegna Andrea Vacca che ribadiscono l’assoluta centralità della lotta alla mafia e il ruolo svolto dalla magistratura italiana per combatterla in questi anni.

«Il maxiprocesso costituisce una tappa fondamentale nella giustizia italiana e della lotta alla criminalità organizzata. Il contributo di Falcone e Borsellino fu determinante – sottolinea il Capo dello Stato – con l’opera instancabile dei magistrati e forze dell’ordine, per dimostrare l’esistenza di Cosa Nostra, come organizzazione unitaria dotata di una struttura gerarchica e aberranti canoni». E ancora: «Il coraggio e l’abnegazione di quanti resero possibile tale risultato – scrive Mattarella – sono un’indelebile testimonianza di fedeltà ai valori costituzionali. La memoria del loro esempio sono il motivo di ispirazione per ogni cittadino».

Alla prima giornata del convegno Anm, hanno partecipato, oltre a diverse autorità civili e militari, anche la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, il presidente e il direttore del Parco nazionale dell’Asinara, Gianluca Mureddu e Vittorio Gazale, i sindaci di Porto Torres e Stintino e gli studenti del liceo degli Istituti superiori Castelvì e Devilla di Sassari. Per Anm erano presenti il componente della Giunta Giuseppe Tango. Tra gli ospiti il procuratore generale di Cagliari Luigi Patronaggio; Lia Sava, procuratore generale presso la Corte d'Appello di Palermo; Fernando Asaro, procuratore della Repubblica a Marsala e Antonio Balsamo, sostituto procuratore generale della Corte di cassazione.

Di rilievo anche i videomessaggi del procuratore generale della Cassazione Pietro Gaeta; del procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo; del procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio De Lucia e del presidente del Tribunale di Palermo Piergiorgio Morosini. Per raccontare l'atmosfera di quegli anni anche il videoricordo degli ex magistrati Leonardo Guarnotta, Giuseppe Di Lello e Gian Carlo Caselli. Domani, domenica 5 ottobre, la seconda giornata dell'evento con una tavola rotonda a cui prenderanno parte i familiari di Falcone e Borsellino. 

© Riproduzione riservata