Il PSd'Az contro inciviltà e vendita abusiva alla Faradda di li Candareri
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"È praticamente impossibile vincere la concorrenza sleale di schiere di ambulanti abusivi sparsi in ogni dove a Sassari in occasione della Faradda di li Candareri". La sezione sassarese del Partito sardo d'Azione Luigi Battista Puggioni fa appello alle autorità competenti in materia, affinché si combatta il dilagante fenomeno del commercio abusivo in città in occasione della festa considerata parte integrante della vita di chi è nato tra le antiche mura.
"Una festa che non è solo un importante evento religioso e di costume - sottolinea il segretario Psd'Az, Fabio Pazzona - ma è anche un'opportunità che produce un briciolo di economia e qualche temporaneo posto di lavoro, in virtù dei significativi flussi turistici che essa genera. Le attività commerciali, di ristorazione e di intrattenimento, infatti, aspettano i giorni della 'discesa' e quelli che la precedono, per far respirare un pochino i loro asfittici bilanci".
Per il partito dei Quattro Mori sarebbe una sensibile azione di legalità, "capace di animare un confortante segnale di fiducia nei confronti della politica e delle istituzioni, nonché una ammirevole lezione su forme di comportamento civili".
E a proposito di civiltà i sardisti condannano chi "ha trasformato la festa più importante di Sassari in una avvilente e mortificante disputa politica".
La discesa dei Candelieri e il loro incontro con la Municipalità è uno dei momenti di massima esaltazione della parte civica della festa, "svilirla per il solo gusto di affermare il dissenso politico, peraltro organizzato in maniera strumentale, offende la tradizione e il sentimento di quanti hanno a cuore il valore della 'faradda' e di tutto ciò che essa rappresenta per i sassaresi", puntualizza il segretario PSd'Az.
D'accordo con i fischi e gli applausi spontanei, fanno parte della tradizione, "quello che si condanna però è la degenerazione con matrice politica - afferma il PSd'Az - ma se i sassaresi intendono giustamente bocciare chi oggi governa la città, lo strumento democratico è solo quello del voto nella scheda elettorale. Le occasioni non mancheranno, a partire dalle prossime competizioni regionali e comunali, che si terranno, peraltro, tra qualche mese".