Il Garante dei detenuti a Bancali: «Condizioni disastrose, togliamo i malati psichiatrici dalle carceri»
Irene Testa: «Occorrono cure e strutture dedicate». Sul 41 bis: «A Sassari 92 detenuti, l’Isola non può essere il luogo dove scaricare tutte le problematiche della penisola»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«A Bancali le condizioni del carcere sono disastrose, e nel silenzio delle istituzioni». Così il Garante regionale per i detenuti, Irene Testa, che ha effettuato questa mattina un sopralluogo nel carcere sassarese.
«Quando entri nella sezione chiamata "accoglienza” e destinata ai nuovi giunti, ma dove in realtà sono allocati prevalentemente i detenuti psichiatrici e appena varchi il cancello senti un pessimo odore e noti un panino in corridoio, capisci che dentro quel panino non c'è del cioccolato ma escrementi. E comprendi subito che quello che stai per vedere è l'inimmaginabile», ha precisato.
A Bancali «ci sono 17 detenuti in terapia antidepressiva, 66 in terapia con ansiolitici, 55 in terapia neuro antidepressiva, 10 in terapia con fiale e 18 tossicodipendenti in terapia sostitutiva - spiega ancora Testa -. E tanti altri senza patologia conclamata ma con tratti disturbanti».
Una situazione di difficile gestione per dirigenti e personale, una vera e propria emergenza.
Si va dal «detenuto che dice di aver scoperto le piramidi ma in carcere nessuno gli crede» al «detenuto autolesionista che mi mostra i segni nelle braccia e nel petto completamente affettato». E poi ancora «un altro che non sa che fine ha fatto il cane dopo il suo arresto e mi chiede di chiamare il padre per recuperare il cane dal canile. Di soggetti con personalità borderline e bipolari sono piene le celle. E un pensiero va oggi al personale, al direttore, a coloro che lavorano in queste condizioni».
«Fa rabbia l'indifferenza delle istituzioni ad ogni livello - prosegue la garante - che non garantiscono né il diritto alla salute di chi sconta una pena né condizioni di lavoro dignitose al personale costretto ad occuparsi di gestire condizioni estreme, difficili, a volte impossibili. Il Governo, il Ministro della giustizia devono affrontare con urgenza il problema dei malati psichiatrici in carcere. Si devono individuare strutture filtro che non siano carceri. Non serve a niente e a nessuno tenere questi malati nelle celle. Occorrono cure e strutture dedicate».
Ultimo punto ma non certo «meno grave – conclude Testa – è la questione del 41 bis. A Sassari sono 92 i detenuti in 41 bis e sul numero delle presenze occorrerà fare un serio ragionamento. Non si può avere la pretesa che la Sardegna diventi il luogo dove scaricare tutte le problematiche della penisola».
(Unioneonline/v.l.)