“Fermati! Apri e denuncia”: da Anela a Mores, la campagna antiviolenza arriva in 8 Comuni
Per contrastare il fenomeno della discriminazione e stereotipi di generePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Riprende la campagna promossa dal Cav, Centro Antiviolenza “Spazio Donna” del Plus Distretto Sanitario di Ozieri, “Fermati! Apri e denuncia”. Nei mesi tra aprile e maggio 2025 verranno installati presso i Comuni di Anela, Ardara, Bono, Bultei, Burgos, Esporlatu, Mores e Pattada, otto “cartelli di sensibilizzazione”. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della violenza, degli stereotipi e della discriminazione di genere, servendosi di due segnali tangibili: la “porta dipinta” e la “cartellonistica di sensibilizzazione” che ogni Comune del Distretto condivide e chiede fortemente al fine di tenere sempre presente questa grave violazione dei diritti umani.
Da giugno 2025, l’operazione relativa all’installazione dei cartelli di sensibilizzazione in ciascuno dei comuni del Distretto, si potrà considerare conclusa e compiuta. L’equipe, dal 2022, anno di avvio della campagna, ha avuto modo di collaborare con diversi professionisti che ne hanno curato le illustrazioni e la grafica: Nicola Marras, Simona Comida, Claudio Mannu. La realizzazione grafica degli ultimi cartelli che verranno installati prossimamente è stata affidata ad un giovanissimo ed emergente talento proveniente dal Comune di Tula: Leonardo Meloni, progettista grafico, che descrive così la sua esperienza:
«Questo progetto unisce la forza della tradizione sarda alla sensibilizzazione sulla violenza di genere, celebrando la resilienza ed il ruolo determinante delle donne. Ruolo che in situazioni di prevaricazione fisica e verbale può essere ridotto se non addirittura annullato». Vuole essere un incoraggiamento alle rappresentazioni future della donna, ricordando che la donna oltre che delicata, leggiadra e spensierata, è per natura e tradizione, forte e coraggiosa. «Le immagini hanno voluto volgere lo sguardo alla tradizione, come stimolo per ritrovare la forza, e forse, il rispetto per se stesse: più consapevoli del proprio valore», spiega Meloni. «Oltre a trasmettere forza, agilità e determinazione attraverso i personaggi, in altre tavole, come quelle dedicate ai tappeti, alla mongolfiera e all’hula-hoop, emergono ulteriori valori come il coraggio e l’audacia, suscitati dalle sensazioni di vertigine e caduta evocate dalle immagini. Il modo in cui rappresentiamo il mondo contribuisce a costruire la nostra visione della realtà». Leonardo Meloni ha raccontato all’equipe medica come questo progetto lo abbia fortemente “ sensibilizzato”.