Alghero, botte e spari per ottenere 50mila euro da un imprenditore: in carcere un 34enne e un minore
I due devono rispondere di sequestro di persona ed estorsione. La Polizia indaga su possibili altri casi non denunciatiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Arrestate due persone per estorsione ai danni di un imprenditore algherese.
Stamattina in questura a Sassari il dirigente della Squadra mobile Michele Mecca ha illustrato l'operazione della Polizia di Stato che ha portato, tre giorni fa, al fermo della coppia, un uomo di 34 anni (Dimitri Iacono, già finito in carcere tempo fa come complice dell’omicidio del cameriere di Alghero Agostino Salis, ucciso nel febbraio 2014) e un minore.
I due, secondo le accuse, avrebbero sequestrato il professionista, molto noto nel settore nautico, portandolo in un terreno dell'agro algherese e qui, sotto la minaccia di una pistola, avrebbero preteso 50mila euro.
A dar forza all'atto intimidatorio la coppia, oltre alle botte ricevute dalla vittima, anche un colpo di pistola sparato contro l'automobile dell'imprenditore. Quest’ultimo, spaventato, ha preso i 10mila euro che aveva a disposizione consegnandoli ai malviventi. Gli agenti della Questura sono venuti a conoscenza dell'accaduto per vie traverse perché l'imprenditore non aveva denunciato.
«Vogliamo - spiega Mecca - che le persone sappiano che le forze dell'ordine ci sono e che possono denunciare». Il sospetto è che altri soggetti siano stati sottoposti allo stesso trattamento dell'imprenditore.
Il minore si trova nel carcere di Quartucciu mentre il 34enne – che per l’omicidio di cui sopra aveva scontato 10 anni su 14 – è detenuto a Bancali e il fermo è stato convalidato dal gip Giuseppe Grotteria. La pm Erica Angioni è la titolare del fascicolo.