Una nuova strada lungo i confini esterni per raggiungere la parte più alta della pineta di Sinnai, zona "Bruncu Mogumu", prossima riapertura del cancello di ingresso al grande polmone verde, chiusa da alcuni mesi per consentire la ristrutturazione del bar nelle vicinanze della casermetta della Forestale. Programmi futuri e immediati insomma, dopo che negli ultimi anni è stato rifatto l'anello dallo stesso cancello e ritorno attraverso dove sono stati sistemati anche diversi giochi per bambini e ragazzi.

Una ricchezza straordinaria, frequentatissima in tutti i mesi dell'anno. C'è chi vorrebbe che quel cancello rimanesse chiuso con accesso all'anello solo a piedi, chi lo vorrebbe sempre aperto anche alle auto, chi propone altre soluzioni. Si parla da anni anche dell'Istituzione dell'Ente parco regionale. Un disegno di legge peraltro avviato anni fa dall'ex consigliere regionale Cesare Moriconi, oggi capo di Gabinetto dell'assessorato regionale all'Ambiente. Ovviamente alla base di tutto, c'è il rispetto dell'ambiente e della splendida foresta che si estende per 1600 ettari, partendo proprio dalla periferia di Sinnai.

Dal Comune, la sindaca Barbara Pusceddu dice che «non appena saranno ultimati i lavori del bar, di prossima apertura, il cancello sarà riaperto al traffico delle auto lungo l'anello di ingresso. Il tutto a fasce orarie, affinché sia consentito a tutti di poter godere di questo verde. Possiamo prevedere anche permessi speciali per i portatori di handicap. Vogliamo altresì favorire il collegamento alla parte più alta della pineta attraverso una strada esterna sino a un'area parcheggio, all'area archeologica e magari alla tavernetta, il bar storico andato distrutto negli anni Novanta e che vorremo recuperare. Dando l'opportunità a tutti di poter usufruire di una sosta in un punto da dove si ammira l'intero Golfo di Cagliari. C’è voglia di fare, ma tutto deve essere fatto nella maniera meno impattante possibile».

L'argomento è complesso e coinvolge Regione, Ente Foreste, Comune. Il consigliere comunale di minoranza di “Sinnai libera”, Aldo Lobina: «La strada di appoggio alla pineta? Parliamone coinvolgendo tutti, cittadini compresi. Non è una soluzione da escludere anche se nella parte più alta si potrebbe arrivare attraverso la strada asfaltata interna con l'utilizzo di mezzi elettrici. Insomma, discutiamone e verifichiamo la soluzione migliore per l’ambiente e sotto il profilo turistico e quindi anche economico».

«Al momento», dice Antonello Cocco, ingegnere, assiduo frequentatore della pineta, «penso che la soluzione che ci permetta di godere degli spazi che la pineta ci offre sia quella di interdire la circolazione al traffico veicolare. Le prospettive future di sviluppo e valorizzazione sono a mio avviso legate all'istituzione dell'Ente Parco regionale, che consentirebbe di programmare pianificare e reperire le risorse necessarie per la realizzazione di viabilità di accesso alternative e lo sviluppo di soluzioni sostenibili, come trenini turistici elettrici in maniera tale che si possano visitare anche le zone più interne della pineta o accedere ai servizi che potrebbero essere realizzati». 

Aurora Cappai, Cosimo Lai, Roberto Loi e Paride Casula del gruppo “Uniti per Sinnai”, dicono che «questo è un tema da affrontare con attenzione, coinvolgendo tutti. Di sicuro l’idea dell’Ente Parco regionale è stimolante. Bisogna avere idee chiare e decidere con tutti gli Enti preposti compreso ovviamente l’Ente Foreste». Walter Zucca e Roberta Simoni di Forza Italia dicono che «il tema è da affrontare con le dovute attenzioni. La pineta è una risorsa straordinaria nel cuore dell'hinterland: si può fare tanto, ma tutto deve essere fatto salvaguardando con priorità sotto il profilo ambientale un sito davvero unico, creando anche opportunità di sviluppo turistico ed economico».

E i cittadini, i frequentatori di questo grande polmone verde? Per Sandra Pisano, frequentatrice della pineta da diversi anni, dice che «in pineta si deve andare a piedi, possibilmente. Ma dando a tutti, compresi chi ha difficoltà di deambulazione, di poter godere di questo straordinario spazio». Una nuova strada per Bruncu Mogumu? «Potrebbe essere una idea», aggiunge Franco Atzori, impiegato. «Ma il successo di questo progetto e la valorizzazione della pineta, dipenderà dal rispetto per il territorio. Ben venga un Parco governato come si deve». Luciano Piras, pensionato: «Credo che la pineta debba essere vissuta con norme elementari, ma rigide». Luciana Pisu, insegnante: «Frequento la pineta da bambina: una meraviglia: è bella cose. Facciamo solo piccole cose, qualche piccola attività all'interno che permetta a tutti di visitarla offrendo i necessari comfort. Magari un trenino gommato per gli spostamenti all'interno». Luisanna Fois, 16 anni: «Ci vengo a correre tutti i giorni. Conosco tutti i sentieri: vi garantisco che qui è davvero bello. Lasciamola così». Patrizio Dore, pensionato: «Non è così. Dobbiamo renderla visitabile a tutti: questo è un bene comune. Una occasione per fare turismo a pochi chilometri da Cagliari e dal mare. A Settimo San Pietro, il Comune ha realizzato il Parco degli ulivi senza stravolgere nulla: piccolo, ospitale con giochi e ulivi. Nella pineta di Sinnai si potrebbero individuare nuovi spazi per realizzare queste cose, piccole ma propositive. Ovviamente con i visitatori capaci di rispettare il posto».

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