Serramanna e Cagliari: due arresti per violazioni delle misure alternative alla detenzione
Due distinti provvedimenti giudiziari riportano in carcere un 33enne allevatore e un 26enne disoccupatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Due uomini sono stati arrestati e portati in carcere a Uta, in seguito alla revoca delle misure alternative alla detenzione decise dall’Autorità Giudiziaria.
Gli interventi, condotti dai Carabinieri delle rispettive stazioni competenti, si inseriscono nelle attività di controllo quotidiane mirate a verificare il rispetto delle prescrizioni imposte a soggetti sottoposti a misure restrittive.
A Serramanna, i carabinieri della Stazione locale hanno eseguito un ordine di sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali nei confronti di un 33enne allevatore, originario di Carbonia e residente nel comune del Medio Campidano.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato ritenuto responsabile di ripetute violazioni del regime a cui era sottoposto, tra cui episodi riconducibili al reato di lesioni personali aggravate. A seguito di una richiesta di aggravamento formulata dai militari, il magistrato di Sorveglianza di Cagliari ha disposto il ripristino della detenzione in carcere.
Il 33enne è stato rintracciato a casa sua e, dopo le formalità di rito, trasferito nella Casa Circondariale “Ettore Scalas” di Uta.
Caso analogo anche a Cagliari, dove i carabinieri della Sezione Radiomobile hanno arrestato un 26enne disoccupato di Decimomannu, anch’egli già noto alle forze dell’ordine.
Il giovane era sottoposto agli arresti domiciliari nell’ambito di un procedimento per detenzione di droga ai fini di spaccio, ma avrebbe più volte violato le prescrizioni imposte, evadendo dal luogo di detenzione.
Tali condotte, documentate dai militari durante i controlli, hanno portato il Tribunale di Oristano a revocare la misura alternativa, applicando la custodia cautelare in carcere.
Anche in questo caso, il trasferimento nella struttura penitenziaria di Uta si è svolto senza criticità.
(Unioneonline/Fr.Me.)