Gli anziani sono i primi ad arrendersi. Succede anche in Trexenta, dove i cittadini più avanti negli anni, con sempre maggior frequenza rinunciano a curarsi perché non ne possono più di liste d'attesa lunghissime e quindi incompatibili con i rischi delle proprie patologie.

A sentire le lamentele di numerosi pazienti di Senorbì e dintorni, alcune branche del distretto sanitario locale prevedono tempi biblici per un esame specialistico. "Sto aspettando da oltre due anni di ricevere la visita a casa prescritta dal mio medico di base e ancora non so quanto dovrà durare questa attesa", dice Vitalia Pulisci, 82enne di Selegas, con seri problemi di mobilità.

È arrabbiata, scoraggiata e si sente presa in giro. "Mi dicono che per ridurre i tempi d'attesa dovrei rivolgermi a qualche studio privato, ma non è semplice per una pensionata come me sostenere certi costi", dice l'anziana donna.

Il numero delle branche specialistiche del Poliambulatorio è adeguato alle esigenze della popolazione, ma alcuni servizi andrebbero potenziati.

In particolare cittadini e amministratori chiedono l'aumento della dotazione oraria per cardiologia, oculistica, geriatria, neurologia, endocrinologia e fisiatria.
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