E' morto stattina in un ospedale di Novi ligure, in Piemonte, Don Cesare Concas. Da fonti famigliari si è saputo che a portarlo via è stato il Covid-19.

Una settimana fa ha cominciato ad avere febbre molto alta, è stato ricoverato e sottoposto al test che è risultato positivo. La febbre era poi calata, ma i polmoni molto sofferenti non gli hanno lasciato scampo.

Era nato a Burcei (Cagliari), 81 anni fa. Tutti in paese lo conoscono e piangono la sua scomparsa. Ma non solo: anche chi l'ha conosciuto al seminario di Selargius, dove è stato per anni, e in altri istituti della penisola lo ricordano come una grande persona.

Da liceale, e poi laureando, dava ripetizioni di latino a quella generazione di giovani burceresi - anni '50 - i più fortunati che dal paese andavano alle superiori a Cagliari. Era una persona mite, gioviale, senza eccessi. Uno stile che tutti ricordano.

Da qualche tempo era residente a Tortona, nel Santuario della Madonna della Guardia, e qui era ancora attivo e instancabile nella sua missione di aiutare il prossimo fino all'ultimo. Accanto al monastero c'è una struttura di suore, 26 delle quali sarebbero risultate positive al coronavirus. E non si può escludere che il contagio per don Cesare sia avvenuto lì, nell'esercizio delle sue funzioni sacerdotali. Proprio a Tortona, dove ha vissuto finora, aveva completato gli studi teologici per essere ordinato sacerdote, a Cagliari, nel luglio del 1968.

Giovanissimo era entrato nella Congregazione di Don Orione, che per prima oggi dà notizia della sua scomparsa.

I confratelli lo ricordano così: "Carattere sereno, estroverso, ottimista, realista. Ama le cose belle e semplici e da esse si lascia prendere, interrogare ed innalzare. Tende a vedere in tutte le cose quel senso di divino, segno della presenza di Dio in tutto e in tutti".

(Unioneonline)

Don Cesare Concas nel luglio 2018 per il 50enario del suo sacerdozio
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