"Sono pronta a fornire tutti i chiarimenti non appena i miei legali avranno visionato il fascicolo processuale".

E' ciò che ha detto questa mattina Deborah Puddu al Gip Giampaolo Casula durante l'interrogatorio di garanzia.

In una stanza del carcere di Uta, la quarantaseienne imprenditrice edile arrestata sabato scorso perché avrebbe pagato tangenti a due agenti della polizia municipale e a due funzionari dell'ufficio tecnico del Comune di Quartu per ottenere condoni edilizi altrimenti non ottenibili, ha fatto solo una breve dichiarazione spontanea rinviando gli approfondimenti a una fase successiva.

I suoi difensori, gli avvocati Giampaolo Manca e Maurizio Piras, stanno preparando il ricorso al tribunale del Riesame per chiederne la scarcerazione.

Si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere i due agenti della Municipale - Raimondo Pontis, 60 anni, e Giovanni Argiolas, di 52 - e i due funzionari comunali del settore edilizia privata - Sergio Niosi Oriti (60) e Franco Schirru (50), l'unico ai domiciliari - arrestati per corruzione, assieme all'imprenditrice edile, nell'operazione "Paese d'ombre".

Tutti difesi dagli avocati Mario Maffei e Carlo Fanari, hanno deciso di non rispondere alle domande del giudice. Tra gli indagati figura anche il funzionario Gianpietro Budroni, che sarà sentito dai magistrati la prossima settimana.
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