Nora svela altri tesori: scoperte una piazza e fontane monumentali volute da un imperatore
Tornano alla luce altri straordinari reperti nel sito sulla costa di Pula. I suoi gioielli saranno visitabili anche ricostruiti attraverso i visori 3DPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nora continua a rivelare i suoi segreti. Una piazza di età medio imperiale, pavimentata e decorata da due fontane monumentali legate a giochi d’acqua: un'opera di grande impatto visivo probabilmente voluta da un eminente cittadino o addirittura da un imperatore.
L'antica città sul versante sud occidentale del Golfo degli Angeli si anima di nuova vita grazie alle scoperte dell'ultima campagna di scavi archeologici, che hanno riportato alla luce importati siti e reperti.
L’annuncio
L’annuncio è arrivato questa mattina, durante un incontro che è stata l’occasione per raccontare come è stato sfruttato l’apporto delle nuove tecnologie, che hanno permesso una puntuale ricostruzione della Nora delle origini.
A turisti e visitatori sarà consentito viaggiare nel tempo in maniera suggestiva e immersiva, grazie all'ausilio dei Visori 3D, prenotabili già dal 15 luglio. Anche online.
Gli scavi
Una prima fase di ricerca si è concentrata nell’area del cosiddetto “Colle di Tanit” e ha permesso di riportare alla luce una porzione di un quartiere abitativo e artigianale di età romana. Con l’ampliamento dell’area di indagine, nel settore più prossimo all’area di accesso al parco archeologico, è venuta alla luce un’ampia piazza realizzata in età medio imperiale, pavimentata con basoli in andesite viola locale e decorata da due fontane monumentali legate a giochi d’acqua.
La più grande di queste, di forma circolare, doveva costituire un monumento dal sicuro impatto visivo, con balaustra e saliente centrale, opera probabilmente voluta da un eminente cittadino di Nora o addirittura da un imperatore. La piazza doveva essere il centro di numerose attività artigianali e produttive, come dimostrano gli ambienti che gli si affacciano sul lato occidentale. Inoltre, il rinvenimento di frammenti di teglie da fuoco e di un piano con griglie in terracotta associabile a un forno, permettono di immaginare questi ambienti come sede di un’attività artigianale dedicata alla lavorazione del pane.
(Unioneonline/E.Fr.)