Monumenti Aperti a Settimo San Pietro, ecco i siti da visitare
Una manifestazione particolarmente attesa(foto Serreli)
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Sabato e domenica prossimo appuntamento a Settimo San Pietro con Monumenti aperti. Una manifestazione particolarmente attesa destinata a portare in paese tanti visitatori. «Con rinnovato entusiasmo il Comune di Settimo – dice il sindaco Gigi Puddu – aderisce a Monumenti Aperti 2025. Come ogni anno, risulterà indispensabile la partecipazione dei giovani ciceroni dell’Istituto Comprensivo di Settimo e la collaborazione di comitati e associazioni locali». «Questa rinnovata sinergia - aggiunge l'assessore Stefano Atzori - consentirà di esporre nella vetrina di questa importante manifestazione i siti archeologici e storici più importanti e significativi del nostro territorio».
Grazie alla collaborazione dell' Istituto Comprensivo, del Comitato San Pietro Apostolo, del Gruppo Folk Nuraghe, della Protezione Civile, della Pro Loco e dell'associazione archeoculturale Jenna Arcana, Settimo San Pietro metterà in mostra 9 monumenti, fra storia, cultura e tradizioni identitarie.
Previste visite al Pozzo sacro (loc. Cuccuru Nuraxi, pressi campo sportivo). Unico nel suo genere, si trova sulla collina di Cuccuru Nuraxi e fu realizzato verso la fine dell’età del Bronzo. A renderlo originale è innanzitutto la collocazione a un’altezza molto superiore rispetto alla falda acquifera. La canna cilindrica, foderata da filari di pietre, attraversa infatti quasi per intero la collina sulla quale sorge. Altro elemento di originalità è il fatto che la scalinata di accesso non termina direttamente sul pozzo, ma immette in una tholos ipogeica. Al Centro di sperimentazione didattica e divulgativa Arca del tempo (via Alagon 36). La particolare struttura dell’Arca del tempo sorge nel Parco archeologico di Cuccuru Nuraxi e consente un emozionante viaggio virtuale lungo il tempo, dalla Preistoria ai giorni nostri, attraverso ricostruzioni di paesaggi e monumenti riguardanti non solo il territorio di Settimo San Pietro ma tutta l’area vasta di Cagliari. Sarà possibile ammirare la collezione di reperti archeologici Carlo Desogus inaugurata due anni fa proprio in occasione di Monumenti Aperti.
Da visitare anche la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo (via A. Moro 41). Nota come chiesa di San Pietro Apostolo, ma intitolata a San Giovanni Battista, è un bell’esempio di architettura gotica di importazione iberico-catalana con rimaneggiamenti di epoche diverse. La consacrazione dell'altare maggiore risale al 1° luglio 1442 ed è quindi, insieme alla chiesa di San Giacomo in Cagliari, tra i più antichi edifici catalani. Inoltre vanta il campanile più alto di tutto il Campidano, le chiesett di San Pietro e San Giovanni in aperta campagna..
Quinni alcune case di straordinaria bellezza: la Casa Baldussi (via Garibaldi 25). Attualmente abitata e divisa in due parti per motivi ereditari, è stata riunita e recuperata mantenendo le caratteristiche architettoniche originali, riutilizzando materiali da costruzione tradizionali o da bioedilizia. Si tratta di una tipica casa campidanese, a corte, con il portale d’accesso che introduce alla grande corte delimitata dai magazzini, i ricoveri per gli animali, lo spazio per il forno e la casa d’abitazione protetta dal loggiato (lolla) la Casa Dessy (via Gramsci 79). Casa padronale appartenuta ai Dessy, fra i più ricchi del paese, la sua costruzione risale per la parte esterna al 1905-1906, mentre la parte interna è più̀ antica. In seguito all’acquisizione da parte del Comune, ha subito diverse ristrutturazioni che l’hanno in parte riportata al suo antico splendore.
Museo Etnografico dell’abbigliamento tradizionale Casa Ligas-Uda (via Verdi 20). Custodisce una collezione di abiti tradizionali originali rappresentativi di Settimo San Pietro, datati dalla metà del 1800 e inizio 1900, e una raccolta di oggetti della civiltà contadina del Campidano di Cagliari. Si tratta dell’unico museo etnografico in Sardegna che custodisce un’eccezionale collezione costituita da tutti gli abiti originali finora noti, di un’unica comunità, Settimo San Pietro, tutelata dalla Soprintendenza ABAP di Cagliari.
Domus de Janas: S’acua de is Dolus (presso chiesa campestre di San Pietro, via Bia ‘e Monti). Risale al Neolitico Recente (fine del IV-prima metà del III millennio a.C.), ed è ad oggi una delle più antiche testimonianze archeologiche note nel territorio di Settimo San Pietro. A causa di infiltrazioni d’acqua piovana e provenienti da una sorgente sotterranea, probabilmente fin dall’antichità, si rese necessario scavare davanti all’ingresso un piccolo canale per far defluire l’acqua all’esterno. La tradizione popolare racconta che quest’acqua, oltre a essere potabile, avesse proprietà miracolose in grado di sanare tutti i dolori: da qui il nome S’acua de is dolus, ossia “l’acqua che lenisce i dolori”.
Chiesa di San Pietro in Vincoli (via Bia ‘e Monti). Si tratta di una chiesa campestre edificata dai monaci Vittorini di Marsiglia nel XIII secolo, in stile romanico e ricostruita successivamente in forme gotiche. La chiesa rispecchia come tipico esempio quello della chiesa campestre; il suo impianto planimetrico è a schema rettangolare con abside posteriore.
Chiesa campestre di San Giovanni (via della Scienza). Costituisce il fulcro di un'estesa area archeologica ricca di testimonianze di età antica. L'edificio, risalente al XII-XIII secolo, è di impianto romanico e mostra una facciata quadrangolare sovrastata da un campanile a vela; ha pianta rettangolare allungata, anticipata da un ampio nartece e divisa in tre navate da una serie di colonne di spolio. In ottimo stato di conservazione, la chiesa è prevalentemente dedicata alle celebrazioni in onore di San Giovanni, che si svolgono nel mese di giugno.
L’elenco completo degli eventi speciali è consultabile sul sito monumentiaperti.com
INFORMAZIONI PRATICHE
I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato dalle 16 alle 20 e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Le visite alla chiesa saranno sospese durante le funzioni religiose.
Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Per restare informati su tutte le iniziative di Monumenti Aperti è a disposizione l’app Heart of Sardinia oltre agli account social Facebook e Instagram: a livello locale @sardegnamonumentiaperti; a livello nazionale, rispettivamente @monumentiapertinazionale e @monumenti_aperti.
I contenuti aggiornati sono consultabili sul sito ufficiale www.monumentiaperti.com. L’informazione rivolta agli organi di stampa è invece garantita dall’ufficio stampa della manifestazione.
LE ISTITUZIONI ADERENTI
Come avviene ininterrottamente dal 2008, il progetto Monumenti Aperti anche quest’anno ha ricevuto la Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana.
L’edizione 2025 si tiene con i prestigiosi patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero della Cultura, del Ministero del Turismo, Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna. Particolarmente importante è anche il patrocinio del Parlamento Europeo, ricevuto lo scorso anno per la seconda volta e ora rinnovato.
Monumenti Aperti è realizzata su base regionale da Imago Mundi OdV con il contributo di Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dei Beni Culturali e Assessorato del Turismo), dei 64 Comuni aderenti; con il finanziamento della Città Metropolitana, che con la Determinazione n. 2336 del 9.8.2006 della Direzione Generale dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sardegna, assunta per un rafforzamento della promozione e commercializzazione e della logistica infrastrutturale di Monumenti Aperti, ha assicurato al progetto un’importante dotazione di beni e strutture atte a raggiungere standard di qualità e obiettivi; e con il contributo di Fondazione di Sardegna.
Sponsor: SardexPay | Sponsor tecnici: Arti Grafiche Pisano, CTM SpA | Media partner: Radio X e Eja TV in collaborazione con BES – Best Events Sardinia.
COME SOSTENERE LA MANIFESTAZIONE
Anche quest’anno Monumenti Aperti è tra i beneficiari del 5x1000 del MiC che prevede il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. Destinare il 5x1000 a Monumenti Aperti è facile: i modelli per la dichiarazione dei redditi CUD, 730 e UNICO contengono uno spazio dedicato in cui puoi firmare e indicare, nella sezione relativa al finanziamento dei soggetti, il numero di codice fiscale 02175490925 di Imago Mundi, l’organizzazione culturale che dal 1997 organizza la manifestazione regionale di Monumenti Aperti.