Allarme sicurezza al centro d'accoglienza di Monastir.

Dopo la lettera del sindaco Luisa Murru, si accoda, nel chiedere alle istituzioni un intervento per rafforzare vigilianza e sicurezza, anche il Sindacato autonomo di polizia, che in una missiva indirizzata al Questore - con tanto di fotografie eloquenti - parla senza mezzi termini di "polveriera pronta ad esplodere".

L'intento, spiega Luca Agati, segretario generale del Sap, è "rimarcare quelle che sono le gravi carenze della struttura. I poliziotti sono gravemente esposti a contagio del coronavirus in quanto gli stranieri all'interno sono pressoché liberi di frequentare la struttura senza troppi controlli".

Bottiglie di alcolici gettate nei campi adiacenti (foto diffusa dal Sap)

"Inoltre - continua Agati - gli stranieri escono scavalcando il muro di cinta in quanto dei lavori di ristrutturazione mai ultimati, agevolano l'attività raggiungendo il più vicino centro commerciale rientrando indisturbati all'interno con superalcolici lamette e quant'altro. Cosa dobbiamo rispondere ai cittadini che ci chiedono spiegazioni, che chiedono contezza degli obblighi non rispettati legati ala quarantena?".

Migranti a spasso dopo la spesa (Foto diffusa dal Sap)

"Monastir - ribadisce ancora il sindacato - è una polveriera pronta ad esplodere, vige all'interno la più totale disorganizzazione e questo ricade in maniera preoccupante sugli operatori di Polizia che vi svolgono servizio, bisogna intervenire prima che sia troppo tardi. In Italia c'é una giusta e costante attenzione per la prevenzione del Covid, non riusciamo a spiegarci questo allarmante menefreghismo".

(Unioneonline/l.f.)
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