Circa 350 persone salvate in mare, 18 unità navali soccorse per avarie al motore, incaglio o avverse condizioni meteorologiche.

E ancora: 7.741 controlli effettuati, tra cui 1.607 sul diporto, 1.201 sugli stabilimenti balneari, 2.410 sul demanio, 368 sul traffico marittimo e 2.155 su altre attività.

Sono alcuni dei dati dell’attività della Capitaneria di Porto di Cagliari nel corso dell’operazione “Mari e laghi sicuri 2025”, avviata a giugno e conclusasi a fine settembre. 

In tre mesi, evidenzia ancora la Guardia Costiera, sono stati elevati complessivamente 340 verbali amministrativi, riguardanti prevalentemente violazioni in materia di diporto, sicurezza balneare e uso del demanio. Le notizie di reato trasmesse all’autorità giudiziaria sono state 11, tra cui 4 per abusi demaniali e 4 in materia ambientale.

«L’intera attività – si legge in una nota della Capitaneria – si è sviluppata lungo i circa 950 km di costa ricadenti nella giurisdizione della Direzione Marittima, coinvolgendo 49 comuni rivieraschi e tre Aree Marine Protette -Capo Carbonara, Capo Spartivento e Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre – con il concorso di assetti navali, terrestri e aerei, inclusi i mezzi della 4ª Sezione Volo di Decimomannu e del 4° Nucleo Subacquei della Guardia Costiera».

L’operazione «ha visto un dispositivo articolato e costantemente operativo, che ha svolto più di 2000 ore di moto, con l’obiettivo prioritario di garantire la sicurezza della balneazione, tutelare la vita umana in mare e assicurare il rispetto delle norme a protezione dell’ambiente e del pubblico demanio marittimo».

Particolare menzione – sottolinea la Direzione – «merita, l’intervento di soccorso effettuato a Villasimius per l’evacuazione della spiaggia di Punta Molentis, resa necessaria dall’incendio che ha interessato l’area costiera, dove la tempestività e il coordinamento delle forze di soccorso hanno garantito l’incolumità dei bagnanti e la gestione efficace dell’emergenza».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata