Emergenza umanitaria, a Mandas una mozione su Gaza in Consiglio comunale
La richiesta è che il Consiglio comunale «si attivi presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero degli Affari Esteri per il riconoscimento ufficiale, da parte dell’Italia, dello Stato di Palestina»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Emergenza umanitaria a Gaza: presentato a Mandas un ordine del giorno per esprimere la più netta condanna nei confronti «del brutale assalto che ha ucciso decine di migliaia di persone, raso al suolo quartieri residenziali, distrutto infrastrutture e sfollato forzatamente 1,9 milioni di palestinesi, oltre il 90 per cento della popolazione della Striscia di Gaza, causando una catastrofe umanitaria senza precedenti».
La mozione presentata dai consiglieri comunali Letizia Demontis, Paolo Rocchitta, Claudio Mulliri e Marco Pisano non usa mezzi termini. «Premesso che il conflitto israelo-palestinese sia uno dei più complessi e duraturi della storia contemporanea, considerato che la tensione tra i due popoli è scaturita da quando la comunità internazionale ha dato al Regno Unito il compito di istituire in Palestina una “sede nazionale” per il popolo ebraico; posto che lo Stato di Israele è stato proclamato ufficialmente il 14 maggio 1948; visti i numerosi conflitti fra i due popoli, nonostante nel corso degli anni siano stati fatti diversi tentativi per rilanciare il processo di pace - sostengono i consiglieri comunali di Mandas, rappresentanti dei diversi gruppi di maggioranza - condanniamo con fermezza il genocidio o sterminio portato avanti dal Governo israeliano, il quale nonostante sia stato vittima dell’Olocausto si sta macchiando di uno sterminio senza precedenti a danno della incolpevole popolazione Palestinese che viveva nella Striscia di Gaza ben prima del 1948».
Il documento chiede che il Consiglio comunale di Mandas «si attivi presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per il riconoscimento ufficiale, da parte dell’Italia, dello Stato di Palestina, così da poter incoraggiare azioni coordinate a livello europeo e globale per un nuovo processo di pace in Medio Oriente, promuovendo tutte le possibili azioni politiche - istituzionali per fermare l’orrendo genocidio o sterminio in atto e consentire alla popolazione civile l’accesso agli aiuti umanitari bloccati da settimane».