Poche ciliegie a Burcei. Così poche da far saltare la tradizionale festa di inizio giugno. Una stagione pessima insomma con danni notevoli per l’economia locale. Eppure sino a fine marzo, si prospettava una stagione discreta. Le piogge di aprile e anche quelle di maggio hanno fatto danni, col raccolto appena sufficiente per gli assaggi in casa. Succede sempre più spesso a causa delle condizioni climatiche e soprattutto con le piogge che arrivano al momento sbagliato, con le ciliegie in fase di maturazione.

La prima sagra delle ciliegie di Burcei risalirebbe al 1954. La prima varietà a maturare è la ciliegia "Regina". Segue la maturazione della "Nera" e dei "Duroni", due varietà utilizzate anche per le confetture. La superficie coltivata si estende per circa 75 ettari con 21 mila piante.

Si trovano soprattutto nelle località di Mitzauena, Cea, Ghirranu ed in altri siti che si sviluppano a pochi chilometri dall'abitato. Si può dire che quasi tutti gli abitanti posseggono almeno un ciliegio. Ma c'è anche chi ne coltiva diverse centinaia. Non per nulla Burcei è conosciuto come "Paese delle ciliegie". Quasi tutti, insomma, hanno il loro piccolo ciliegeto. Rosse, succose, dolci, belle da vedere: un fiore all'occhiello per il paese. C'è anche chi dal raccolto ricava sciroppi, tisane, infusi, grappe, marmellate, gelati. Le ciliegie si usano anche in cucina per insaporire il coniglio alla cacciatora e per creare gli 'Appiconis', un intreccio a grappolo.

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