Non ce l'ha fatta Matteo Demelas, il ragazzino di 12 anni, residente a Samugheo, caduto lo scorso 16 agosto dalla scogliera tra Putzu Idu e S’anea Scoada.

Questa sera si è arreso dopo essere rimasto nove giorni in coma all’ospedale Brotzu di Cagliari. Troppo gravi i traumi riportati nel volo di oltre otto metri mentre faceva un giro in bici insieme al cugino nella costa di San Vero Milis, dove era in vacanza con la famiglia.

Nella zona di S’Architeddu in una strettoia particolarmente ripida e scoscesa accade qualcosa di imprevisto: il dodicenne, non si sa con certezza per quale causa, perde l’equilibrio e precipita dalla scogliera.

Immediatamente viene dato l’allarme, il primo a intervenire è un militare della Brigata Sassari che abita a pochi passi dal luogo dell’incidente.

Scattano i soccorsi, il ragazzino viene trasferito d’urgenza con l’elisoccorso a Cagliari.

Nel volo ha subito gravi traumi alla testa, al torace e all’addome e le condizioni appaiono da subito gravissime. I medici lo sottopongono anche a un intervento chirurgico, il bambino resta in coma farmacologico, si fa di tutto per cercare di salvarlo ma col passare dei giorni le speranze a poco a poco si affievoliscono.

I genitori stanno accanto al loro primogenito, tutti sperano fino all’ultimo ma questa sera Matteo ha smesso di lottare.

La notizia si diffonde subito in paese e tutta la comunità di Samugheo rimane ammutolita davanti a una tragedia tanto assurda quanto dolorosa. Il vicesindaco Maurizio Frongia in lacrime commenta: "È un dramma immenso, Matteo era il figlio che tutte le mamme vorrebbero avere: educato e allegro, è ingiusto che sia andata a finire in questo modo".
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