Sfilano i primi testimoni nel processo contro il segretario generale del Comune di Oristano.

Luigi Mele deve rispondere delle accuse di abuso d'ufficio e falso ideologico per presunte irregolarità nella procedura dell'aggiudicazione dell'appalto del servizio di rifiuti.

Davanti al collegio presieduto dal giudice Carla Altieri (a latere Francesco Mameli e Elisa Marras) sono stati sentiti due dipendenti comunali, il commissario della squadra Mobile Fabrizio Biondi che aveva eseguito il sequestro di documenti in Comune, il titolare della ditta Ecologica Francesco Podda e l'ispettore del lavoro Ivana Mattu. Quest'ultima in particolare, rispondendo alle domande del pm Armando Mammone, ha sottolineato come al momento della stipula del contratto tra la ditta aggiudicataria e l'amministrazione comunale mancassero alcuni documenti.

La Procura ha sempre sostenuto che il segretario avrebbe accelerato i tempi per la stipula del contratto, nonostante mancassero alcuni documenti.

E secondo l'accusa la fretta sarebbe stata dovuta al rischio di perdere di diritti di rogito che, proprio qualche giorno dopo sarebbero stati cancellati dal governo nazionale. Il segretario, assistito dall'avvocato Stefano Gabbrielli, ha sempre respinto le accuse sostenendo di aver agito sempre secondo la legge, perseguendo soltanto l'interesse pubblico.
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