Oristano, restano in carcere i pusher che spacciavano a scuola
Uno si è avvalso della facoltà di non rispondere, l'altro si è visto convalidare l'arrestoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Restano in carcere i due giovani oristanesi arrestati martedì per estorsione e spaccio di droga.
S.M., 30 anni, oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Assistito dall'avvocato Mario Gusi, non ha risposto alle domande del giudice e non ha chiarito quanto successo nei giorni scorsi con una studentessa del liceo artistico.
Secondo quanto riferito dalla ragazza, prima alle insegnanti e poi ai carabinieri, l'uomo l'avrebbe minacciata per farsi pagare subito la droga che le aveva dato qualche giorno prima.
E così martedì mattina è scattata la trappola: la ragazza consegna i 70 euro (le banconote erano state tutte segnate) allo spacciatore che subito dopo viene fermato dai carabinieri, coordinati dal capitano Francesco Giola.
A casa del 30enne, inoltre, i militari hanno trovato 22 grammi di marijuana e altri 80 euro probabilmente frutto dello spaccio.
L'uomo è ora in cella, con il giudice che si è riservato sulla convalida dell'arresto.
Già convalidato invece l'arresto del diciassettenne, assistito dall'avvocato Gianfranco Siuni, che sempre martedì, durante i controlli nelle zone della città frequentate dai giovani, è stato bloccato con 100 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e altro materiale necessario per confezionare le dosi di droga.