Diciotto laboratori didattici permetteranno agli studenti di approfondire tematiche scientifiche attraverso l'esperienza diretta, mentre 4 conferenze in aula magna porteranno ospiti di prestigio del panorama scientifico nazionale a condividere ricerche, riflessioni e storie appassionanti.

Il 18 e 19 novembre, l'Istituto Othoca apre le sue porte per ospitare la decima edizione del Festival della Scienza, evento organizzato dall'Associazione Scienza Società Scienza. Quest'anno il tema scelto, Tramas, invita ad esplorare i fili invisibili che collegano natura, memoria e società, intrecciando saperi scientifici, storie umane e scoperte che disegnano il nostro futuro collettivo. I visitatori prenotati per i laboratori sfiorano i 700, senza contare il pubblico della scuola ed esterno che parteciperà alle conferenze.

«Sono molto felice di questa iniziativa, che ho sempre appoggiato sin dai tempi in cui insegnavo - spiega il dirigente Scolastico Serafino Piras - Per i nostri studenti rappresenta un'opportunità straordinaria: quando devono spiegare ai visitatori quanto hanno realizzato e appreso, non si limitano a ripetere nozioni. Devono rielaborare le conoscenze, trovare parole nuove, rispondere a domande impreviste. È proprio in questo processo che sviluppano capacità di problem solving e imparano davvero l'educazione tra pari. C'è un principio pedagogico fondamentale che questo tipo di attività si sviluppa: quando insegni qualcosa a qualcun altro, la impari una seconda volta, ma in modo più profondo».

La prima giornata del festival intreccia i fili della natura e della sostenibilità, ponendo al centro la necessità urgente di riparare il tessuto ambientale del nostro pianeta. Roberto Danovaro, ecologo e docente di Marine Ecosystem Restoration. Illustrerà come sia possibile invertire i danni inflitti agli ecosistemi attraverso strategie scientifiche concrete e innovative. Simone Fazio, ricercatore del Centro di Recupero del Sinis) di Cabras, immergerà il pubblico dell'aula magna, poi, nelle acque del Mediterraneo attraverso le storie di salvataggio della tartaruga marina Caretta caretta. Tra sfide quotidiane, successi e strategie innovative.

La seconda giornata sposta l'attenzione sulle trame della memoria, esplorando documenti storici e biografie individuali. Monica Grossi, dirigente archivista di Stato, guiderà il pubblico in un viaggio affascinante tra faldoni e carte antiche. Eugenia Tognotti, docente di Storia della Medicina all'Università di Sassari, chiude il festival. Attraverso documenti d'archivio, riporterà alla luce la vicenda pionieristica di Adelasia Cocco, prima donna medico condotto nell'Italia contemporanea (1914-1954).

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