Una replica punto per punto, per rivendicare la correttezza dell’operato amministrativo sul concerto di Capodanno che porterà sul palco di piazza Roma il rapper milanese Fedez. Ma con una coda tutt’altro che secondaria: l’annuncio di ulteriori verifiche. In Consiglio comunale il sindaco Massimiliano Sanna ha difeso la procedura seguita per l’affidamento e la liquidazione dell’evento, finito sotto la lente dell’opposizione.

Sanna ha chiarito subito che i 154mila euro liquidati «non costituiscono il profitto dell’agenzia», ma comprendono il cachet dell’artista, «che deve essere garantito tramite l’intermediario per assicurare la data dell’evento». Un importo, ha spiegato, legato anche «al periodo festivo, in cui i costi di ingaggio risultano maggiorati», oltre che alla portata e al richiamo di pubblico dell’iniziativa.

Il passaggio più delicato ha riguardato il DURC. Il primo cittadino ha respinto l’idea di irregolarità, precisando che «il fatto che il documento fosse in fase di rilascio non equivale a una certificazione di irregolarità» e ricordando come «i tempi tecnici dell’INPS spesso non coincidano con le scadenze contrattuali degli eventi dal vivo». In attesa del rilascio, «i nostri uffici hanno richiesto una dichiarazione sostitutiva ai sensi del DPR 445/2000, puntualmente inoltrata e tenuta agli atti». Il DURC, ha aggiunto, «è stato richiesto il 27 novembre ed è stato rilasciato con validità fino al 27 marzo 2026».

Da qui la scelta di procedere comunque: «L’Amministrazione ha agito secondo il principio di continuità amministrativa per evitare il danno erariale che sarebbe derivato dall’annullamento di un evento di tale portata». Sul piano procedurale, Sanna ha ricordato che l’importo è sotto soglia comunitaria e che la normativa consente l’affidamento diretto, «senza la necessità di preventive indagini di mercato o di una pluralità di preventivi», aggiungendo che le verifiche sono state svolte tramite il Fascicolo virtuale dell’operatore economico. 

La replica del sindaco non ha però chiuso definitivamente la partita. Massimiliano Daga ha replicato sottolineando che non tutto ciò che è stato fatto è corretto: “Non si poteva pagare quando si era in attesa del DURC e non è stata versata la cauzione a garanzia dell’ente”, ha osservato. Il segretario generale ha annunciato l’avvio di ulteriori verifiche sulla vicenda, riservandosi di riferire successivamente al Consiglio. 

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