Oristano, carabinieri a casa per arrestarlo: il padre tenta di bloccarli e lui scappa
Una colluttazione che avrebbe dato tutto il tempo a Fabrizio Manis di far perdere le proprie traccePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Hanno tentato di eseguire un ordine di custodia per cumulo di pena e alla fine nei guai è finito il padre, mentre chi doveva finire in cella si è dato alla fuga.
L’episodio è avvenuto sabato notte a Sant’Efisio. I carabinieri hanno intercettato Fabrizio Manis nelle vicinanze della casa del padre, Gianni, e hanno cercato di bloccarlo per seguire l’ordine di custodia mentre scavalcava il muro del giardino. A quel punto è intervenuto anche il padre del 43enne che ha tentato di fermare l’azione dei carabinieri. Un tentativo che ha portato Gianni Manis ad alzare le mani e ferire uno dei militari fratturandogli una mano. Una colluttazione che avrebbe dato tutto il tempo al ragazzo di scappare dall’abitazione e infatti, quando i carabinieri sono riusciti a placare Gianni Manis, del figlio si erano ormai perse le tracce.
Il padre è stato quindi portato nella caserma di via Loffredo, accusato anche di favoreggiamento oltre che di lesioni e resistenza. Ieri mattina si è svolta la direttissima per Gianni Manis, difeso dall’avvocato Fabio Costa.
La giudice, Paola Bussu ha disposto il divieto di allontanarsi da Oristano e uscire dalle dalle 22 alle 6 con obbligo di firma (la pm Daniela Muntoni aveva chiesto gli arresti). Poi siccome dalle 7 alle 9 sta eseguendo un programma di messa alla prova, la giudice lo ha autorizzato ma deve avvisare sia quando esce che quando rientra. Di Fabrizio Manis invece si sono perse le tracce.
