Frode nelle pubbliche forniture e inadempimento degli obblighi contrattuali.

Sono le contestazioni da cui dovranno difendersi i responsabili delle ditte che gestiscono il servizio di parcheggi a pagamento a Oristano: il legale rappresentante della ditta Stop, Eduardo Chiodoni, il presidente del consorzio The park Matteo Chiodoni e il legale rappresentante di Easy Help Davide Pensalfini (difesi dagli avvocati Gabriele Satta e Settimio Honorati)  sono stati rinviati a giudizio. 

Secondo il pm Armando Mammone, i tre non avrebbero rispettato la clausola del capitolato che prevedeva l’impiego di un controllore ogni 80 stalli di sosta né l’impegno, assunto con la propria offerta tecnica, sulla frequenza dei controlli (8 ausiliari per 64 ore di controllo quotidiano, 10 ausiliari per 40 ore il sabato).

Inoltre non avrebbero rispettato la clausola sul mantenimento del livello di 18 dipendenti e avrebbero impiegato in altri comuni (San Vero Milis, Portoscuso, Ozieri, Porto Pino e Teramo) il personale assunto per Oristano facendo mancare così gli addetti necessari per i controlli in città. Infine viene contestato che per nascondere il mancato rispetto della clausola sul personale, venivano fatti apparire come dipendenti del consorzio The park (società costituita da Easy Help e Stop) addetti che non erano ausiliari o lavoravano in altri comuni dove le società gestivano appalti simili.

L’avvocato Satta ha sollevato alcune eccezioni, in particolare il capo di imputazione sarebbe stato integrato in un secondo tempo non garantendo la difesa. Il giudice Salvatore Carboni ha rigettato, fissando l’udienza per il 16 novembre. Il Comune di Oristano è parte civile con l’avvocata Gianna Caccavale. 

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