Il sesto arrestato fa scena muta. "Ha spostato e seppellito Manuel" VIDEO
Nicola Caboni, rinchiuso nel carcere di Massama, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Venerdì l'udienza di convalidaSi è avvalso della facoltà di non rispondere Nicola Caboni, il sesto giovane finito in manette per il coinvolgimento nell'omicidio di Manuel Careddu.
Il 19enne di Ghilarza ha scelto il silenzio davanti al procuratore di Oristano, in attesa dell'udienza di convalida del fermo.
Irene Gana, legale del giovane, spiega così la scelta: "Dobbiamo ancora valutare. Dobbiamo parlare con il signor Caboni, che andremo a trovare in carcere, e vedere gli atti che ancora non ci sono stati messi a disposizione. Sicuramente avremo modo di farlo prima dell'udienza di convalida, poi faremo le nostre valutazioni assieme all'indagato".
Il ragazzo non è coinvolto direttamente nell'omicidio, non era sul lago Omodeo la sera dell'11 settembre. Avrebbe tuttavia collaborato alla soppressione del cadavere, poi ritrovato vicino al cimitero di Ghilarza. Il suo nome compariva già nelle intercettazioni che hanno incastrato gli altri cinque arrestati, solo successivamente sono stati raccolti altri elementi di prova che hanno portato al fermo.
"Sono gli accertamenti successivi che ci hanno portato a ritenere questo ruolo attivo del Caboni nella soppressione del cadavere. Crediamo abbia fornito supporto ai soggetti coinvolti direttamente nel delitto per spostare il cadavere dal luogo dell'aggressione a quello in cui è stato poi ritrovato", spiega il procuratore di Oristano Ezio Domenico Basso.
Le indagini vanno avanti dunque, e gli altri indagati stanno fornendo elementi utili alla ricostruzione delle fasi del delitto.
La famiglia intanto attende la restituzione del corpo, si aspetta l'esito degli esami del Dna.
(Unioneonline/L)