Quel braccialetto elettronico non gli era mai andato giù. E, dopo l’attentato incendiario contro la sua villa, è riuscito a sfilarselo. Battista Manis, da martedì in cella con l’accusa di omicidio volontario per la morte di Claudio Manca, lo dice a muso duro in uno dei video pubblicati sui social. «Il braccialetto non ce l’ho più».

Per tre o quattro giorni resta senza il dispositivo, imposto dal giudice. E sono quelle giornate particolari, culminate con la fine tragica del 49enne, trovato venerdì scorso senza vita in un canale della circonvallazione di Terralba.

Sono diversi i filmati pubblicati dall’imprenditore 52enne, all’indomani dell’intimidazione. E proprio quelle clip hanno finito per avere un ruolo decisivo in tutta l’inchiesta.

L’articolo integrale di Valeria Pinna su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital 

© Riproduzione riservata