Negli stagni dell'Oristanese l'intervento è riuscito: in appena novanta giorni, spendendo solo 300mila euro dei due milioni e mezzo messi a disposizione dalla Regione, sono state salvate quattro lagune, per un totale di 400 pescatori.

Un esempio che servirà alla Giunta per programmare gli interventi nel resto dei compendi della Sardegna dove è necessaria la pulizia dei canali, i polmoni degli specchi d'acqua. E ora, dopo venti anni di attesa e tante morìe per la mancata manutenzione straordinaria, i pescatori possono iniziare a programmare il loro futuro.

Il Consorzio di bonifica di Oristano, l'Ente al quale la Regione ha affidato la pulizia degli stagni di Corru Mannu, Corru S'Ittiri, S'Ena Arrubia, Is Benas e Cabras, per garantire il regolare scambio delle acque e la produttività delle imprese ittiche, durante un convegno moderato dal giornalista dell'Unione Sarda Giuseppe Deiana, oggi ha presentato gli interventi.

La presentazione degli interventi (Foto Sara Pinna) 

«Abbiamo ascoltato tutti i pescatori e realizzato un programma di lavori chiaro, veloce, risolutivo - ha detto il presidente Carlo Corrias -  Siamo usciti dall'emergenza, ma non abbassiamo la guardia. Il rischio ambientale a maggio scorso era dietro l'angolo. Ci siamo messi subito al lavoro, una cosa contro il tempo. Durante la pulizia dei canali tappati abbiamo notato che non erano presenti rifiuti, questo significa che i pescatori sono anche un presidio di salvaguardia ambientale. Non possiamo più lasciarli da soli, serve un monitoraggio continuo».

Corrias ha proseguito: «Le risorse rimaste saranno utilizzate per altri interventi di bonifica, quando saranno necessari. E per il continuo monitoraggio».

L'assessore regionale dell'Agricoltura, Gian Franco Satta: «Oggi possiamo parlare di risultati raggiunti, di progetti e di futuro. Un anno fa si parlava di moria di pesci, di indennizzi e di crisi imprenditoriale, ora invece abbiamo un percorso concreto di rinascita. Abbiamo agito con tempestività, modificato la normativa sui consorzi e reso operative le risorse necessarie per evitare un disastro ambientale». È stato infatti adottato un provvedimento che attribuisce nuove competenze ambientali ai Consorzi di bonifica, al fine di consentire il loro intervento nelle aree lagunari. Una misura che ha permesso l'esecuzione di interventi urgenti e delle opere necessarie per riportare i compendi ittici in condizioni ottimali di funzionamento.

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