Incontri con i ragazzi delle scuole primarie e secondarie del paese, ma anche col mondo del lavoro e con tutte le più importanti realtà presenti nel territorio. E poi ancora messe, fiaccolate, processioni, la benedizione delle case e delle strutture sportive che utilizzano i giovani. Poi concerti con i cori parrocchiali e visite ai malati.

A Cabras tornano le Sante Missioni Popolari, un evento che mancava da diversi decenni. A partire da domani e per due settimane i missionari raggiungeranno i fedeli nella loro quotidianità e nei luoghi della vita ordinaria.

La missione sarà scandita da diverse tappe in luoghi significativi di Cabras, dalle piazze e case del paese fino allo stagno e alle campagne. Le celebrazioni inizieranno domani alle 17:30 nella chiesa del Sacro Cuore con la messa di apertura, in occasione della quale i missionari riceveranno il mandato e il crocifisso missionario da Don Luigi Tiana, Abate di San Pietro di Sorres, e si concluderanno domenica 26, alle 17, con la messa a Santa Maria a cui seguirà la solenne processione. A quest'ultima però non sarà presente il simulacro di San Salvatore, come invece è stato riportato nel programma delle celebrazioni distribuito nelle case. 

È stata l'associazione "Is curridoris" a chiedere a Monsignor Giuseppe Sanna di evitare la partecipazione del simulacro: «San Salvatore deve essere trasportato fuori dalla chiesa  solo in occasione della corsa, a settembre  - spiega il presidente dell'associazione, Alessio Camedda - E verso il villaggio. La nostra richiesta è stata accettata».

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