Cabras, svaligiato il camping di Is Arutas
Sono spariti frigoriferi, armadi, persino due minicar elettriche e un pergolato in legnoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il camping di Is Arutas è stato svaligiato. Sono spariti frigoriferi, armadi, persino due minicar elettriche e un pergolato in legno. L’amministratrice della Spinnaker service, che gestiva la struttura, Stefania Musiu ha presentato la denuncia ai carabinieri e sono in corso accertamenti.
Il campeggio era chiuso da mesi dopo che il Comune di Cabras il 27 febbraio scorso aveva rescisso il contratto per gravi inadempienze. Il 13 maggio la revoca della concessione, poi a fine giugno la chiusura definitiva. «Da allora il campeggio con tutti i beni era passato sotto la custodia del Comune – spiega Riccardo Crovi, il legale che tutela la Spinnaker service – Dopo varie insistenze, a fine luglio ci era stato concesso di entrare nel campeggio per iniziare a portare via i beni di proprietà esclusiva della società». In quell’occasione erano stati presi i documenti ed era stata fatta una ricognizione precisa di tutti i beni, mentre qualche lavoratore stagionale aveva portato via la propria roulotte. «Il 27 agosto eravamo entrati e non mancava nulla» aggiunge il legale. Stefania Musiu insieme al suo avvocato, nonostante le varie richieste, è potuta tornare al campeggio solo giovedì scorso. «Abbiamo constatato il furto di tanti beni di valore, con noi c’erano anche i carabinieri di Cabras e i rappresentanti del Comune» aggiunge. Qualcuno ha portato via una Lancia Delta, due minicar elettriche, celle frigo, friggitrice e forno industriali, un armadio e un piano in acciaio, macchina del caffè, lavabi, un motocarro e altri strumenti.
La storia
Le vicende del camping sono state travagliate e sono culminate con la chiusura di una struttura importante nella costa del Sinis. Il contratto di gestione era stato siglato nel 2016, previsto un canone annuale di circa 40mila euro, con l’accordo che il gestore avrebbe eseguito una serie di lavori di adeguamento entro 2 anni. Erano stati effettuati solo alcuni interventi, poi dal 2019 non sarebbero stati più pagati i canoni annui. Nel 2021 Stefania Musiu diventa la nuova amministratrice della società, fa ripartire i lavori e riprende a pagare i canoni arretrati anche se si accumulano quelli più recenti. La situazione non è semplice e si conclude con la rescissione del contratto. Nei giorni scorsi il camping sarebbe dovuto essere sgomberato, in realtà era stato svaligiato da ignoti.
